di Paolo Tetto
Il nuovo bando per i centri sportivi comunali: luci ed ombre
Dopo quasi due anni la vicenda dei Centri sportivi del Comune di Fiumicino sembra essere giunta finalmente ad una conclusione.
Difatti all’inizio di agosto di quest’anno è stato pubblicato il relativo bando per l’assegnazione delle ore extracurriculari alle associazioni sportive del territorio.
Da una prima analisi del testo pubblicato, si potrebbe affermare come l’obiettivo del Comune sia quello di dare continuità alle attività delle varie associazioni sportive, e ciò attraverso la prevista assegnazione delle palestre per un arco temporale di portata triennale a fronte dell’originaria, e preventivata, annualità.
Il primo passo dunque verso il ritorno ad una vita sportiva prospera per il Territorio di Fiumicino sembrerebbe essere stato compiuto.
Peccato che, l’analisi più approfondita delle condizioni e dei requisiti di partecipazione lasci, quantomeno nello scrivente, non poche preoccupazioni in merito alla reale tutela che la Giunta Comunale offre alle associazioni partecipanti.
Procedendo con ordine infatti, già all’articolo 1 del Bando qualcosa con quadra.
Si legge infatti, come le ore messe a disposizione delle associazioni siano soggette all’eventuale riduzione ad opera degli Istituti Scolastici i quali, una volta programmata l’attività del PTOF (Piano Triennale dell'Offerta Formativa), potrebbero tranquillamente limitare gli spazi destinati alle attività sportive del territorio.
Ora, per correttezza, è da sottolineare come la facoltà di cui sopra altro non è che l’espressione, giuridicamente garantita, dell’autonomia amministrativa, didattica e organizzativa degli Istituti scolastici ovvero di quella che è la capacità di progettare e realizzare interventi educativi di formazione e istruzione finalizzati allo sviluppo e alla crescita della persona umana degli Istituti stessi.
Tuttavia, senza voler in alcun modo intaccare la suddetta autonomia, il Comune avrebbe tranquillamente potuto giungere ad un accordo con i Dirigenti delle scuole volte, si a garantire le attività degli Istituti, ma anche a tutelare le associazioni sportive, all’uopo prevedendo una percentuale di ore prestabilite ad lasciar a disposizione delle associazioni stesse.
Invece, con riferimento alla suddetta eventuale riduzione, nell’utilizzare l’espressione “la scrivente Amministrazione non potrà essere ritenuta responsabile” il Comune, e per esso il Suo Dirigente, ha preferito “lavarsene le mani”, palesando dunque un vero e proprio disinteresse per le sorti delle attività delle associazioni del proprio territorio.
Proseguendo nella lettura delle disposizioni del bando, il successivo articolo 2 fornisce un ulteriore spunto di riflessione.
Difatti, al primo comma lo stesso prevede la facoltà per l’Amministrazione di non concludere il procedimento con le conseguenti assegnazioni, ovvero procedere alla revoca delle stesse, ovvero modificare i giorni e le ore di affidamento dei Centri Sportivi Comunali agli Organismi assegnatari anche successivamente all’atto della sottoscrizione del contratto di affidamento, e ciò senza alcuna precisa indicazione sulle casistiche che potrebbero portare a tali simili eventualità.
Tale previsione, pone le associazioni dinnanzi al serio pericolo di vedere, ancora una volta, limitata se non revocata la possibilità di svolgere la propria attività e ciò anche a discapito di tutto bacino di utenza che usufruirebbe dei servizi.
Senza troppo ulteriormente dilungarci – e di spunti per farlo ce ne sarebbero – ciò che ci si domanda è quanto questa Amministrazione abbia realmente a cuore l’attività sportiva del territorio e quanto realmente sia forte l’interesse di garantire un equa ripartizione delle possibilità di crescita per tutte le realtà del territorio.
Tale ultima affermazione nasce dalla perplessità che scaturiscono dalla possibilità per gli interessati di partecipare al procedimento assegnatario anche in forma di associazione temporanea.
Ora, se da un lato tale simile previsione sembrerebbe voler garantire l’espansione multidisciplinare dello sport di Fiumicino, dall’altro fornisce il fianco alla crescita esponenziale (tra l’altro già in atto) della monopolizzazione del territorio di poche e ben individuate associazioni.
Dunque, volendo concludere, l’Amministrazione, che in questo momento è impegnata nell’apertura delle buste, dovrà impegnarsi fin da subito a porre in essere tutto ciò che è in suo potere per garantire una maggior tutela, non solo delle Associazioni che risulteranno assegnatarie delle palestre, ma anche e soprattutto dei proprio cittadini.
D’altronde lo sport e lo sviluppo psicofisico dell’essere umano, sono da sempre, grazie alla loro funzione educativa, pezzi fondamentali e determinanti della nostra cultura, sociale e familiare.