Un pezzo di storia di Fiumicino, che non smette però di far discutere. Stiamo parlando del Ponte Due Giugno, arteria fondamentale della città del litorale. Un punto cruciale per la viabilità fiumicinese che, però, inizia a dimostrarsi inaffidabile nel contenere efficacemente la mole di traffico giornaliero. La sua ristrutturazione ha di certo migliorato la situazione, ma senza risolverla realmente.
Un progetto anacronistico nel momento stesso della sua attuazione senza considerare i costi che hanno portato alla sua realizzazione e quelli che tutt’oggi servono per la manutenzione.
Per il progetto iniziale fu investito un milione di euro dall’amministrazione Canapini. Da allora molti altri ne sono stati spesi. All’inizio era prevista la realizzazione di una nuova arteria del valore di 20 milioni di euro. Il progetto abbandonato dalle giunte Montino, in carica dal 2013, è stato sempre rimandato, nonostante le promesse elettorali di realizzare un nuovo Ponte per Fiumicino: punto cardine della sua campagna elettorale. Si era parlato, per qualche tempo, di un piano per la costruzione di un sottopasso, in ogni caso bloccata sul nascere.
E così, ancor’oggi, Fiumicino si trova a dover fare i conti con un Ponte Due Giugno non pienamente funzionale alla viabilità e la cui manutenzione presenta ciclicamente costi elevatissimi che non possono e non devono passare inosservati. Nell’attesa che, un giorno, qualcosa cambi, ma davvero.