Diventa un caso politico il museo a Salvo D’Acquisto. Il 26 ottobre del 2015 il sindaco di Fiumicino Esterino Montino ne annunciò la realizzazione all’interno della Torre di Palidoro, davanti alla quale il vicebrigadiere dei Carabinieri aveva sacrificato la propria vita, il 23 settembre del 1943, per salvare 22 persone destinate alla fucilazione da parte dell’esercito tedesco. La Regione Lazio aveva assegnato la Torre di Palidoro in concessione al Comune, ma da allora non è stato fatto nulla tanto che nel 2019 la stessa Regione Lazio di disse disponibile a farsi carico della realizzazione dell’opera.
L’inerzia dell’amministrazione di sinistra è stata ripetutamente denunciata da Massimiliano Catini, storico esponente del centrodestra locale e primo promotore del museo dedicato a Salvo D’Acquisto, che proprio nel settembre 2019 denunciava come “le intenzioni di Montino siano rimaste sulla carta e, ad anni di distanza, ci si trovi ancora al punto di partenza”. Catini ricordava la cifra stabilita dall’amministrazione comunale di centrosinistra per far fronte alla realizzazione del museo: appena 2.750 euro l’anno, “nonostante - accusava Catini - il Comune spenda migliaia di euro in notti bianche e feste arcobaleno”.
Oggi la questione torna d’attualità. La legislatura regionale è finita e la giunta Zingaretti e la maggioranza di centrosinistra non ha fatto nulla per realizzare il museo dedicato a Salvo D’Acquisto. Tra pochi mesi anche l’amministrazione comunale andrà al voto, senza che del tributo al vicebrigadiere martire ci sia traccia.
“La mia battaglia per realizzare il museo è cominciata nel 2013 - racconta oggi Massimiliano Catini - Nel 2015 la Regione affida con una delibera al Comune di Fiumicino la Torre di Palidoro per realizzare il museo. Il sindaco Montino in pompa magna lo annuncia pochi giorni dopo, ma nella realtà non ha più fatto nulla. Alla fine il primo cittadini restituisce la Torre alla Regione Lazio, adducendo come motivazione la mancanza di risorse economiche. Mi sono impegnato a fondo per risolvere la questione e alla fine, grazie al mio interessamento, la Regione ha finanziato l’opera, di cui si farà carico insieme all’Arma dei Carabinieri, ma inevitabilmente la sua realizzazione slitterà al 2023”.