SCIOPERO DI STUDENTI E INSEGNANTI PER GLI ORARI
Questa mattina, davanti la sede principale del liceo del nostro territorio, il Leonardo da Vinci di Maccarese, gli studenti hanno organizzato uno sciopero per protestare contro gli orari di entrata scaglionati. In particolare, protestano i ragazzi del triennio, quindi i terzi, quarti e quinti, perché sono loro ad entrare all’orario più scomodo.
I ragazzi del biennio entrano alle 8.10, mentre i ragazzi del triennio alle 9.40, sono questi i due orari per suddividere le entrate e non creare assembramento fuori scuola.
Questo significa che chi entra alle 9.40, momentaneamente esce alle 14.40 perché gli orari sono ancora ridotti, ma con l’aggiunta della sesta ora uscirebbe alle 15.20. Se questi saranno gli orari validi per tutto l’anno, i maturandi si troveranno molto in difficoltà, proprio per la mancanza di ore che si possono dedicare allo studio e per la poca concentrazione data proprio dalla stanchezza fisica e mentale degli studenti.
“Tornando a casa così tardi ho veramente difficoltà ad iniziare a studiare e mettermi sui libri magari restando concentrata per ore. Non ho tempo neanche per mangiare e riposarmi un attimo, perché devo ricominciare subito a studiare e affrontare tutto l’anno così sarà difficile” racconta Ilaria, studentessa dell’ultimo anno.
Un altro punto di questo sciopero sono le attività extrascolastiche. Con questi orari e la mole di compiti per il giorno dopo, non si ha la possibilità di praticare uno sport, di avere uno sfogo e di fare qualcosa di diverso che non sia andare a scuola e studiare.
Infatti, Agnese racconta “la scuola è iniziata da poche settimane, ma già non ho più tempo per fare altro oltre che studiare.”
Stavolta gli studenti possono contare anche sull’appoggio dei professori, che sono dalla loro parte e che appoggiano la loro protesta, perché è un problema che tocca anche loro, che hanno gli stessi orari dei ragazzi.
È stata stilata una lista degli orari di arrivo utilizzando i mezzi e la maggior parte dei ragazzi non tornerebbe a casa prima delle 16.00.
Noi, la settimana scorsa, abbiamo provato a smuovere le acque parlando del problema degli autobus, ma il problema nasce ancora prima, con lo scaglionamento degli orari, gli studenti vanno tutelati e bisogna trovare una soluzione per garantire il benessere di tutti.