ALITALIA, 14 ottobre 2021: l'ultimo giorno
14 ottobre 2021, la compagnia di bandiera Alitalia al suo ultimo giorno.
Atterreranno, in serata, gli ultimi due voli tricolore di una compagnia aerea che ha portato in cielo le ali del Paese.
In un clima di sconforto, rabbia, delusione ed incertezza per il proprio futuro, questa mattina e per tutto il giorno, i lavoratori si sono dati appuntamento nell'area esterna al T3 dell'aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci, a Fiumicino.
In centinaia hanno partecipato all'ennesimo presidio, organizzato dai sindacati che, da più di un mese, va avanti ad oltranza.
Un'agonia durata decenni, frutto di scelte evidentemente sbagliate ricadute sulla pelle dei lavoratori, alcuni tra i quali, sono cresciuti all'interno del tricolore italiano, costruendo famiglie e sognando di garantire loro un futuro dignitoso, fatto di possibilità.
Era il 5 maggio 1947, il Fiat G12, residuato bellico, spiegava le sue ali trasportando i suoi primi 18 passeggeri nella tratta, della durata di due ore, Torino/Roma, al costo di 7 mila lire.
UNA CICATRICE PER L'AVIAZIONE CIVILE ITALIANA
Oggi si chiude un capitolo che lascerà una cicatrice all'interno della storia dell'aviazione civile Italia.
I motori Alitalia si spegneranno definitivamente in tarda serata: l'ultimo volo sarà, infatti, l'AZ1586 Cagliari/Roma, il decollo è previsto alle ore 22,05 dall'Isola, per atterrare a Fiumicino alle ore 23,10.
Ed è di queste ore, l'annuncio che, i collegamenti con la Sardegna saranno garantiti da Volotea, la società spagnola subentrata ad Ita: quest'ultima ha perso la gara per la continuità territoriale con la Sardegna.
L'aviazione civile italiana rimarrà, quindi, orfana di un "pezzo" di Paese.
LA VOCE DI UNA LAVORATRICE
"Vogliamo gridare a gran voce l'ingiustizia che stiamo subendo", racconta un'assistente di volo.
"Siamo in tantissimi a rimasti ormai senza lavoro - prosegue l'assistente di volo - non faremo parte della nuova Ita.
A chi rimane - prosegue la donna - chiedono di accettare condizioni di lavoro che non rispettano la nostra dignità: stipendi dimezzati al 50 per cento e sono state richiamate persone senza seguire alcun criterio.
A farne le spese - incalza l'assistente di volo - soprattutto mamme che possono richiedere un congedo parentale o lavoratori con la 104: molti di loro non sono stati richiamati.
"Intere categorie di lavoratori 'sensibili' lasciati a casa, senza risposte", conclude l'assetto di volo.