IL LAVORO È UNA PRIORITÀ MA BISOGNA DIFENDERLO
La crisi, la pandemia e l’economia che va a rotoli: tutto questo non può giustificare l’ennesimo tradimento di chi lavora quotidianamente e che oggi si trova a dover affrontare l’ennesima incertezza.
Domani a Fiumicino tutto il centrodestra scenderà in piazza
unito insieme ai lavoratori per parlare della questione del lavoro, della sopravvivenza delle famiglie, e di una situazione generale che non può essere più tollerata, con il sostegno di tutti, dei sindacati in primis, e di coloro che possono esercitare una qualsiasi pressione per far rispettare i diritti e le opportunità. La Piazza evoca scenari non sempre rispettosi di quella che è la dignità. Sicuramente, negli ultimi anni, non siamo più stati abituati a vedere i lavoratori difendere i propri diritti, ma in piazza sono scesi più volte i giovani per manifestare contro gli eccessi. Oggi, a Fiumicino, si torna a scendere in piazza per chiedere che venga rispettato il diritto al lavoro.
La questione Alitalia è solo la punta dell’iceberg di quella che può essere una questione riguardante l’occupazione, i giovani, le famiglie, che hanno bisogno di uno stipendio sicuro per poter progettare, costruire e andare avanti.
Abbiamo vissuto dei mesi drammatici, dovuti alla pandemia e al fatto che molte famiglie abbiano subito la cassa integrazione, oppure siano stati costretti a stringere la cinghia e fortunatamente hanno potuto usufruire in parte di ammortizzatori sociali.
Si sta arrivando però, a raschiare il fondo del barile e tutto quell’indotto aeroportuale che vive del lavoro dell’aeroporto, della mobilità di quello che è un grande sistema, purtroppo oggi è in grave crisi.
Fiumicino deve rendersi indipendente dal punto di vista occupazionale da quelle che sono le dinamiche aeroportuali, perché non è possibile che se succede qualcosa a qualche grande azienda, o se qualche capitano d’industria decide di liquidare la sua società legata al trasporto aereo, quasi il 40% delle famiglie di Fiumicino risentano di questa decisione e vengano messe spalle al muro, senza l’opportunità di sostentamento.
L’idea è quella di programmare, creare occupazione e fare soprattutto mente locale su quelle che possono essere le risorse del territorio, che vanno da una rinnovata economia del verde, al biologico, all’economia della pesca, a quella del turismo, importantissimo per la città di Fiumicino per poter creare nuova occupazione e garantire un futuro.