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Crisi Alitalia, all’orizzonte il baratro dei licenziamenti. Ryanair pronta a comprare gli slot

Nuove ombre sull'aeroporto di Fiumicino. Nel mese di dicembre è stato presentato il nuovo piano industriale di Ita, la "nuova" Alitalia, secondo quanto riportato in un servizio di Report.

Un piano che prevede il dimezzamento sia dei vettori, che passeranno da 114 a 52, che del personale, pronto a scendere dalle 11mila unità attuali a poco più di 5mila. Una vera e propria mazzata, sia per i lavoratori, i cui posti sono a forte rischio, sia per i viaggiatori, vista la forte riduzione dei collegamenti. L'idea del management della compagnia è quella di lasciare in Alitalia, che diventerà quindi una bad company, oltre 6mila dipendenti, utilizzando gli ammortizzatori sociali previsti dallo Stato. Inoltre, già a dicembre gli stipendi sono stati erogati con forte ritardo. In quell'occasione, Leogrande, commissario straordinario della compagnia, aveva convocato i sindacati per spiegare i problemi dell'azienda. Ieri (lunedì 25 gennaio, ndr), tantissimi lavoratori dell'Unione Sindacale di Base hanno manifestato di fronte Montecitorio contro il piano, che dovrebbe esser messo in atto a partire dal mese di aprile.

Intanto avanza prepotente l’interessamento di Ryanair verso gli slot di Alitalia negli aeroporti di Fiumicino e Milano Linate. Da Dublino, addirittura, è arrivata una mail di chiarimento alla stampa italiana sulle voci diffuse negli ultimi giorni. Come si legge sulle colonne del Corriere della Sera, la Commissione Europea, nell’ambito della sua indagine sugli aiuti di Stato alla “newco” di Alitalia, ha addirittura suggerito al governo italiano di indire una gara per gli asset di Alitalia, compresi gli slot di Linate e Fiumicino. Una vera occasione per Ryanair che, come confermato alla stampa nazionale, avrebbe molto interesse a partecipare alla gara per aggiudicarsi gli ultimi gioielli di famiglia dei due principali Hub europei. 

Mario Baccini, capogruppo del centro destra e delle liste civiche di Fiumicino, ha invitato anche l'amministrazione locale a prender una posizione determinata sulla questione. "Si evince uno scenario inquietante" ha dichiarato Baccini. "Un film peraltro - ha proseguito - già visto negli anni scorsi. Senza entrare in materia di ingegneria societaria vorremmo che questa volta il Comune di Fiumicino si facesse parte attiva per tutelare i lavoratori del territorio e i posti di lavoro a rischio attivandosi su ogni tavolo utile. Per ora Montino ha brillato per la sua assenza: è il momento di intervenire. Sulla questione, aspettiamo un cenno di vita da parte del Sindaco a cui ricordiamo che Proprio a Fiumicino è nata l’associazione dei Comuni aeroportuali d’Italia” ha concluso Baccini.