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TRAIANO BOXE: la prima palestra in Italia che allena ragazzi disabili gratuitamente
TRAIANO BOXE: la prima palestra in Italia che allena ragazzi disabili gratuitamente
La palestra Traiano Boxe nasce 6 anni fa, dal coronamento del sogno nel cassetto di Valentina Rondinella, che insieme a suo padre, è riuscita a farne un lavoro. La palestra ha due sedi, una a Fiumicino, vicino le case popolari e la seconda, più grande, a Ponte Galeria.
L’episodio che ha portato Valentina e suo padre a rendere concreto questo sogno è stato vedere, ad un incontro di pugilato, un ragazzo down che tirava pugni al vuoto sotto al ring. È nato tutto come un gioco, ma poi è diventato un lavoro.
“Un lavoro che risceglierei, perché lavorare con loro è una grande emozione, ci vuole tanto cuore, ma allo stesso tempo tanta testa”, dice Valentina, che ci ha parlato della sua palestra e delle sue attività.
La Traiano Boxe è la prima palestra in tutta Italia che offre la possibilità a ragazzi disabili di praticare lo sport, in particolare il pugilato, un modo per loro per sfogarsi e forgiare ancora di più il loro carattere. La palestra è molto conosciuta e questo impegno da parte di Valentina ha riscosso molto successo, sono stati girati dei servizi in televisione a proposito e anche degli articoli di giornale. Inoltre, è stato girato un film e sono arrivati primi in tutta Europa con il pugilato.
La palestra nasce per lavorare con ragazzi disabili ma sono stati integrati anche molti altri corsi, tra i quali MMA, judo e posturale e comprende tutte le fasce di età, partendo dai bambini di 4, 5 anni arrivando alle persone adulte.
Al momento conta un totale di 300 iscritti, tra i quali 8 ragazzi disabili.
Valentina ci racconta che con i ragazzi disabili ci si diverte sempre e c’è sempre da ridere, regalano gioia.
Purtroppo, la disabilità ancora non viene percepita come una cosa completamente normale.
“Fino a qualche anno fa forse c’era ancora un senso di vergogna, soprattutto nell’approccio allo sport. I ragazzi non venivano in palestra, invece oggi i genitori si informano per portare i propri figli da noi. Lo sport è un diritto per tutti e chiunque può praticarlo, perché li aiuta a diventare più autonomi e anche più responsabili. Oltre che essere un grande divertimento. Noi li trattiamo come tutti, integrandoli con le persone normodotate, facendo sentire loro uno spirito di gruppo e di integrazione” afferma Valentina.
La speranza di Valentina per il futuro, e quella di tutti noi, è che andando avanti col tempo ci sarà più supporto e comprensione nei loro confronti, che nessuno senta più il diritto di giudicarli e che la disabilità verrà vista in un altro modo, sotto un altro punto di vista.
@traianoboxepontegaleria