• L'AUTUNNO MINACCIA IL NORD DI FIUMICINO

    L'AUTUNNO MINACCIA IL NORD DI FIUMICINO

Fiumicino, un Comune in retromarcia

Si stava meglio quando si stava peggio. E’ davvero il caso di dirlo per quanto riguarda Fiumicino, affacciatasi al nuovo Millennio in una fase di pieno sviluppo e ritrovatasi ventidue anni dopo in pericolosa recessione. Un Comune in retromarcia, nel vero senso della parola. Gli ultimi dieci anni hanno visto al timone dell’amministrazione la sinistra guidata da Esterino Montino, un sindaco che non è riuscito a dare alcuna svolta alla città, che, nel frattempo, è cresciuta demograficamente, con una popolazione che sconta tutta l’insufficienza dei servizi pubblici erogati dal Comune.

Un esempio su tutti: da consigliere regionale del Pd, Montino accusava il sindaco di Roma Alemanno e il sindaco Canapini di non aver fatto nulla per il Ponte della Scafa. Anni dopo, il Ponte della Scafa è nelle stesse condizioni, anzi peggiori.

Riprendendo i giornali dell’ottobre 2000, le cronache locali parlavano di fumata nera sul vincolo idrogeologico che paralizza Fiumicino e Isola Sacra; lo stabilimento Lido del Carabiniere a Focene perdeva sei cabine a causa dell’erosione; si parlava di miliardi in arrivo contro le esondazioni. C’erano ancora le lire, il nuovo Millennio era cominciato da dieci mesi. Sono passati poco più di ventidue anni e la situazione è peggiorata. Un esempio su tutto: l’erosione costiera, che non è stata minimamente arginata, con l’ultima mareggiata che ha distrutto diversi stabilimenti a Fregene, colpita, come Focene, dall’emergenza erosione. Per non parlare della situazione di Isola Sacra, bloccata dai vincoli legati all’esondazione che bloccano qualsiasi possibilità di costruire e centinaia di pratiche di condono bloccate.

“Il sindaco Esterino Montino continua con gli spot, il suo vice Di Genesio Pagliuca pensa solo alla campagna elettorale e intanto a Fiumicino la situazione peggiora di giorno in giorno. Basti pensare all’erosione: il mare è continuato per anni a venire avanti e nessuno ha mosso un dito”, denuncia Massimiliano Catini, responsabile di Azione Fiumicino.

Ventidue anni fa a Palidoro c’era un punto di pronto soccorso, che oggi non c’è più. Anche a Maccarese esisteva il pronto soccorso, oggi sparito. “L’unica cosa che siamo riusciti a salvare dalla chiusura - ricorda Catini - è il nucleo di cure primarie a Fregene… Sulle spiagge d’estate una volta c’era il presidio medico, oggi non c’è più. A Tragliatella non hanno l’acqua potabile. La situazione è drammatica, a Fiumicino mancano i servizi essenziali. E il sindaco Montino, il suo vice e candidato sindaco Di Genesio Pagliuca pensano solo ai loro spot… Basti guardare lo stallo totale sul Ponte della Scafa”.

Un capitolo a parte riguardano le concessioni demaniali, 113 delle quali sono turistico-ricreative, mentre oltre 400 riguardano case edificate sul demanio marittimo. Nel 2020 il governo Conte ha aumentato le concessioni del 700%. “Un vero salasso per le famiglie - osserva Catini - Ma il problema maggiore riguarda il fatto che il Comune di Fiumicino sta chiedendo quei soldi come indennizzo di occupazione, non come rinnovo della concessione. Insomma, oltre al danno anche la beffa. Grazie all’impegno del consigliere regionale Cangemi siamo riusciti a far congelare l’addizionale Irpef fino a tutto il 2023, ma cosa accadrà nel 2024? Quanto dovranno pagare i cittadini?”. Quanto, invece, agli stabilimenti balneari, osserva ancora Catini, “solo alcune concessioni sono state rinnovate”.

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