Emergenza sicurezza alle fermate autobus di via Coccia di Morto, a Focene, dove ogni mattina decine di ragazzi rischiano letteralmente la vita per prendere l’autobus. E come loro, naturalmente, anche tutti i cittadini che utilizzano il trasporto pubblico locale del Comune di Fiumicino. Una questione presa particolarmente a cuore da Imma Pietrangelo, presidente dell’Associazione Focene 2.0. “Ogni mattina alle 7 vado alla fermato bus di via Coccia di Morto e non me ne vado finché tutti gli studenti non sono saliti sani e salvi sull’autobus”, racconta Pietrangelo.
Da quando sono iniziati i lavori per la viabilità a Focene e via Coccia di Morto - i cantieri dureranno circa otto mesi e se tutto andrà per il verso giusto chiuderanno per l’estate - le due fermate bus (una all’inizio e una alla fine di Focene) sono diventate pericolosissime, con gli utenti costretti ad attendere l’autobus praticamente in mezzo alla strada, mentre le autovetture sfrecciano in un senso e nell’altro. Imma Pietrangelo ha incontrato il sindaco di Fiumicino Montino, il suo vice Di Genesio Pagliuca e l’assessore competente. “Nessuno di loro ci ha dato rassicurazioni - spiega la presidente dell’Associazione Focene 2.0 - Anzi, non hanno saputo rispondere. Eppure questi pericoli connessi al cantiere li abbiamo segnalati e dovrebbero essere conosciuti dall’amministrazione”. Ma il problema non riguarda solo i lavori in corso e la sicurezza stradale. “Da quando, due anni fa, è cambiata la società che gestisce il trasporto pubblico locale, sono state cambiante anche le fermate degli autobus - racconta Imma Pietrangelo - Per farla breve, all’interno di Focene non esistono più fermate. Ce ne sono solo due: una all’inizio e una alla fine. Per arrivarci, chi abita al centro deve fare un chilometro e mezzo di strada a piedi. Non esistono linee bus: c’è solo la Focene-Fiumicino. Così come non abbiamo un ufficio postale, una scuola, un centro ricreativo. Continuare a vivere in questo modo è impossibile”.