• L'AUTUNNO MINACCIA IL NORD DI FIUMICINO

    L'AUTUNNO MINACCIA IL NORD DI FIUMICINO

Sicurezza, strade, opere pubbliche. Il Comune ha abbandonato Fregene

 

“Questa amministrazione è fallimentare, almeno per quanto riguarda Fregene: troppe cose non sono state fatte dal sindaco Esterino Montino, non possiamo continuare a chiudere gli occhi”. Il giudizio dell’Associazione Autonomia da Fiumicino e del suo presidente Piero Strocchi sull’operato della giunta di centrosinistra è nettamente negativo: niente investimenti, strade insicure, furti. Tanto che l’associazione arriva a prospettare l’ipotesi di staccarsi da Fiumicino per diventare Comune autonomo.

Magari è solo una boutade, ma la dice lunga sul livello di esasperazione raggiunto dagli abitanti di Fregene, dove, a nove mesi dalle elezioni comunali, si gioca una parte importante della partita politica in vista del voto amministrativo. “Ma la nostra associazione, nata nel settembre del 2021, è totalmente apolitica, non abbiamo alcuna finalità indiretta”, spiega Strocchi, che poi aggiunge: “Però questa amministrazione è fallimentare. I problemi irrisolti sono tantissimi, a partire dalla segnaletica stradale”.

Strocchi ricorda come da quando è nata l’associazione Autonomia da Fiumicino si sia battuta per sensibilizzare l’amministrazione comunale proprio sul tema della sicurezza stradale. “Già a ottobre abbiamo chiesto chiarimenti al Comune sulla segnaletica stradale: perché in alcuni punti è totalmente assente? Troppi incidenti si sono verificati negli ultimi mesi, moti di essi anche abbastanza gravi anche se fortunatamente senza vittime. Si tratta di un segno evidente di come qualcosa non funzioni - osserva Strocchi - Abbiamo chiesto un intervento al Comune per sistemare le buche, intervenire sulla segnaletica. Un modo insomma per mettere in mora il sindaco Montino e la sua giunta”.

Sinora però - osserva Strocchi - non è stato fatto nulla. “Fregene viene trascurata da trent’anni, ma l’atteggiamento delle due giunte di sinistra negli ultimi dieci anni…”. Per smuovere la situazione l’associazione Autonomia da Fiumicino ha presentato un esposto sulla sicurezza stradale e sulla segnaletica. “Ne partiranno altri - anticipa Strocchi - Perché è chiaro che c’è una responsabilità diretta da parte dell’Assessorato e della Polizia Locale. Adesso stanno ridisegnando le strisce, ma è evidente a tutti di come questo sia un intervento tampone effettuato in un clima ormai da campagna elettorale”.

I problemi di Fregene sono comunque tanti. “C’è il tema della sicurezza in villa, dell’acqua del mare con il progetto per il ritorno delle acque da Tevere e Arnone. Senza dimenticare gli incendi e gli accessi al mare. Spesso molti roghi si verificano in terreni interessati da progetti edilizi…”, osserva ancora Strocchi, che squarcia anche un velo sulle convenzioni edilizie.

“Tutti sanno che Fregene è di proprietà di un gruppo privato - ricorda Strocchi - Ovviamente, tra Comune e privato resta in atto un vincolo. L’amministrazione da anni non vuole spendere un euro su Fregene e dal 2004 ha provveduto a stipulare accordi per effettuare opere di pubblica utilità a fronte dell’azzeramento del canone per le concessioni a edificare. Fin qui tutto normale. Il problema è che le opere di pubblica utilità non sono mai state realizzate o sono state fatte solo in modo parziale rispetto a quanto stabilito dalla convenzione urbanistica”.

Strocchi ricorda come le convenzioni di norma durino dieci anni e nel 2018 la convenzione su Fregene è stata rinnovata per ulteriori sei anni dividendo gli interventi per opere di pubblica utilità per complessivi 9 milioni di euro in due tranche da 4,5 milioni a triennio. Il governo Draghi ha successivamente rinnovato le convenzioni edilizie fino al 2027. “Però finora le opere pubbliche non sono state realizzate. Perché? Il Comune dal 2018 a oggi non ha fatto nulla per chiedere la realizzazione delle opere oggetto dell’accordo?”, si chiede Strocchi, che sul rinnovo della convenzione datato 2018 rivela anche altri particolari.

“A fronte di lavori per 9 milioni di euro, il Comune aveva chiesto come garanzia una fideussione, regolarmente presentata dal gruppo privato. La società con cui è stata stipulata la polizza fideiussoria però nel frattempo, per la precisione nel 2019, fallisce. Il Comune cosa ha fatto? Per saperlo abbiamo recentemente effettuato un accesso agli atti, ricevendo solo una risposta sommaria. Il Comune ha chiesto una nuova polizza fideiussoria a garanzia delle opere pubbliche oggetto della convenzione urbanistica? Attendiamo una risposta. Ma è chiaro che a Montino interessa poco di Fregene, anzi se ne frega proprio”.

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