Si vis pacem para bellum. Se vuoi la pace prepara la guerra. I romani avevano ragione da vendere nel trattare con alleati, confinanti e popoli ostili.
Al Comune di Fiumicino sembrano aver preso alla lettera questo vecchio adagio latino. La Notte Bianca è andata in archivio e durante l’evento Fiumicino, per volontà del sindaco, c’è fregiata dell’altisonante epiteto di “città della pace e dello sport”. Sullo sport potremmo pure essere d’accordo, anche se dovremmo capire quale sport (pugilato? lotta greco-romana, ecco sì, magari è più indicata), ma sulla pace non ci siamo proprio. Perché mentre la giunta preparava la Notte Bianca, la maggioranza se le dava di santa ragione. Nel novembre scorso, sono dovuti intervenire i carabinieri in Comune per sedare una rissa tra consiglieri comunali del Pd; uno di loro è stato addirittura portato al Grassi di Ostia per essere medicato dopo che il dibattito della Commissione Attività Produttive si era trasformato in una sorta di rissa da saloon western, con calci, spintoni e cazzotti che neanche gli spaghetti western di Bud Spencer e Terence Hill. “La maggioranza voleva fare scuola di come passare dalle parole ai fatti”, fu l’ironico commento del leader dell’opposizione e coordinatore del centrodestra Mario Baccini. E ancora più grottesco appare oggi quell’episodio dopo la Notte Bianca nella città della pace. Appunto, si vis pacem para bellum.