• L'AUTUNNO MINACCIA IL NORD DI FIUMICINO

    L'AUTUNNO MINACCIA IL NORD DI FIUMICINO

Con l'incendio (a Malagrotta) divampano pure le polemiche (sul Comune di Fiumicino)

L’emergenza ambientale scaturita dall’incendio a Malagrotta divampato dal Tmb e che ha interessato anche l’inceneritore non è ancora rientrata. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo - senza persone iscritte nel registro indagati - per far luce sulle cause che hanno scatenato le fiamme, ipotizzando i reati di incendio colposo e inquinamento ambientale. 

L’Arpa nel frattempo ha avviato i campionamenti sulle acque superficiali e sul terreno nell’area di potenziale massima ricaduta delle emissioni generate dal rogo. Una superficie che va da Ostia Antica a Garbatella, fino a sfiorare Trastevere e il centro; a sud si estende fino a Mostacciano e alla tenuta presidenziale di Castel Porziano. Nell’acqua e nel terreno si cercano diossine, policlorobifenili e idrocarburi policiclici aromatici derivanti dalla combustione. Sostanze inquinanti che vengono monitorate nell’aria, insieme alle polveri sottili, fin dalle prime ore successive allo scoppio dell’incendio. Un aumento di concentrazione di Pm10 e PM 2.5 si è notato tanto a Malagrotta quanto a Fiumicino, dove le due stazioni hanno registrato valori più alti del solito.

Insomma, senza voler drammatizzare, l’emergenza ambientale c’è ancora. E in questa emergenza, il Comune di Fiumicino, nell’immediatezza dell’incendio, non è stato immune da critiche e polemiche. Anzi. Sulle comunicazioni alla cittadinanza in merito alla nube di fumo derivata dal maxi incendio divampato a Malagrotta, critiche all'amministrazione comunale di Fiumicino sono arrivate dal coordinatore del centrodestra, Mario Baccini. "Mi chiedo - ha detto Baccini - se siano state attivate tutte le procedure di emergenza in casi come questo e invito il sindaco a rassicurare la cittadinanza. Tanti cittadini mi hanno chiamato allarmati. In casi come questi, non basta un comunicato mutuato da informazioni che arrivano dalla Capitale, ma serve una vicinanza maggiore alla città. Occorre spiegare cosa sta accadendo e, nei limiti del possibile, dare informazioni sulla qualità dell'aria che respiriamo e sui possibili disagi futuri", ha concluso Baccini.

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