• L'AUTUNNO MINACCIA IL NORD DI FIUMICINO

    L'AUTUNNO MINACCIA IL NORD DI FIUMICINO

Parcheggi, piano colore e museo: tre flop che fanno rumore

Dall’ordinanza sulla disciplina del traffico a Passoscuro, al piano colore del lungomare, fino ad arrivare alla gestione della Torre di Palidoro e del museo dedicato a Salvo d’Acquisto. E’ lunga la lista dei provvedimenti voluti dall’amministrazione comunale di Fiumicino, e in particolare dal vicesindaco e assessore (con delega a Pianificazione Urbanistica, Edilizia, Patrimonio comunale, Riserva Statale del Litorale, Personale) Ezio Di Genesio Pagliuca, e non realizzati.

A un anno esatto dall’approvazione della delibera 56 del 17 giugno 2021 che disciplina il traffico a Passoscuro, ad esempio, pochissimo o nulla è stato fatto di quanto stabilito. A denunciarlo sono gli stessi abitanti, che rimarcano come in via Villacidro, in largo Serramanna, in via Ussana, in via Sardara, in via Norbello di quanto previsto dalla delibera in termini di sosta e regolamentazione dei parcheggi non si sia visto finora nulla.

Per quanto riguarda invece il piano del colore del lungomare di Passoscuro, voluto proprio dal vicesindaco, “non solo non è stato fatto nulla, ma è stato fatto il contrario di quanto stabilito”, afferma Massimiliano Catini, responsabile di Azione Fiumicino, che su Passoscuro rincara la dose, spiegando come i cittadini abbiano ragione, perché - afferma - “davvero nella delibera 56 del 2021 sul piano traffico non è stato fatto nulla”.

C’è poi il caso della Torre di Palidoro, al cui interno è ospitato il museo dedicato a Salvo d’Acquisto. Proprio davanti alla torre, il 23 settembre 1943, il brigadiere dei carabinieri aveva sacrificato la propria vita per salvare quella di 22 persone, ingiustamente destinate alla fucilazione da parte dell’esercito tedesco. La Torre di Palidoro è stata assegnata, tramite concessione, dalla Regione Lazio al Comune di Fiumicino nel 2015. Una notizia salutata all’epoca con entusiasmo dal sindaco Montino e dall’assessore Pagliuca. Peccato che il museo, inaugurato in pompa magna a settembre 2020, non sia fruibile, tanto che la stessa Regione Lazio aveva avviato nel gennaio 2021 una raccolta fondi tra i cittadini per riqualificarlo e aprirlo al pubblico. Raccolta fondi evidentemente non sufficiente, se la stessa Regione nel novembre 2021 con una apposita delibera aveva stanziato i fondi per ristrutturare il museo e poterlo finalmente aprire. “Siamo andati a fondo alla vicenda - spiega Catini - Di fatto il Comune di Fiumicino ha restituito la torre alla Regione, che quindi si è dovuta attivare per poter aprire il museo dedicato a Salvo d’Acquisto. Un brutto autogol per Montino e il suo vicesindaco. Quella del museo è una mia storica battaglia: già dal 2013 mi sono attivato per far sgomberare la torre per destinarla a museo, con l’aiuto prima di Fabrizio Santori, all’epoca consigliere regionale, e poi di Giuseppe Cangemi, oggi vicepresidente della Pisana. Sono quindi affezionato a un progetto che sento anche mio e che questa amministrazione non è stata in grado di portare avanti”.

Tre provvedimenti, altrettanti fallimenti. Ancora più clamoroso se si considera che nel maggio scorso il centrosinistra e il sindaco Montino hanno ufficializzato la candidatura a sindaco per le elezioni amministrative del 2023 proprio di Ezio Di Genesio Pagliuca, di fatto avviando la campagna elettorale con un anno d’anticipo.

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