Ma c’è un motivo per cui il Comune di Fiumicino è tanto ostile a San Pietro? Non è dato saperlo. E forse un po’ di chiarezza non guasterebbe. Perché al posto della colonna votiva in memoria dell’Apostolo, l’amministrazione vorrebbe costruire una non ben precisata statua dal costo però molto importante, cerca trecentomila euro, come riportato da alcuni mezzi di informazione locali.
Ma facciamo un passo indietro. Nel 2008 si costituisce il Comitato promotore per erigere una colonna votiva dedicata a San Pietro a Fiumicino. Dopo una visita pastorale di Papa Benedetto XVI nel Salento e in particolare al Santuario intonato alla Madonna De Minibus Terra di Santa Maria di Leuca, la cui costruzione viene comunemente attribuita a San Pietro, alcuni cittadini di Fiumicino cominciarono a effettuare studi per avere maggiori conoscenze sul viaggio dell’Apostolo verso Roma. L’arrivo di San Pietro a Roma sarebbe avvenuta dopo il 60 d.C. al termine di un viaggio via mare, ragion per cui è assai probabile che il capo della Chiesa sia sbarcato sul Porto di Claudio, la cui costruzione era cominciata nel 54. Di qui l’idea di costituire un Comitato per dedicare un monumento all’Apostolo sul territorio del Comune di Fiumicino.
Il Comitato ha così chiesto ad artisti locali la realizzazione di un progetto e, tra i numerosi pervenuti, se ne è scelto uno da realizzare di fronte al museo delle navi nei pressi dell’Aeroporto Leonardo da Vinci e situato in un terreno di proprietà del Duca Sforza Cesarini, che oltre a concedere l’uso perpetuo del terreno si era anche impegnato alla sua manutenzione. Ottenute le regolari autorizzazioni dai vari enti aereoportuali, il Comitato ha dovuto riscontrare il diniego da parte della Sovrintendenza ai beni archeologici di Ostia che ha osservato che l’area, trovandosi all’interno dell’antico bacino del Porto di Claudio, era interessata da scavi essendo state individuate imbarcazioni dell’epoca romana.
Il Comitato ha così provveduto a realizzare un nuovo progetto, nel 2015, per realizzare il monumento in piazzale Alcide De Gasperi, all’ingresso di Fiumicino, dove erano stati trovati i resti dell’antica isola costruita di fronte al porto di Claudio e sulla quale era stato eretto il faro, ottenendo l’autorizzazione anche del sindaco dell’epoca. Ma il progetto si è dovuto arrestare di nuovo, poiché l’area risultava interessata dal nuovo progetto del plateatico del mercato del sabato elaborato successivamente alla citata autorizzazione. Così il Comitato, nel 2018, ha provveduto a un nuovo progetto per collegare la colonna votiva nella rotonda di via Coccia di Morto, sempre all’ingresso di Fiumicino. Anche tale progetto, che sembrava inizialmente possibile, ha subìto uno stop perché sembrava che la rotonda dovesse essere modificata, cosa poi non avvenuta. A causa del Covid, per due anni il progetto è rimasto fermo e solo recentemente il Comitato promotore presieduto da Carlo Michieletto è venuto a sapere che il sindaco di Fiumicino Esterino Montino non riteneva possibile la realizzazione del monumento adducendo motivazioni tecniche e non ben definiti motivi politico-religiosi. Il Comitato ha così deciso di donare l’importo raccolto con offerte di privati alla chiesa al Parco Leonardo in corso di costruzione. Eppure, alcuni membri del Comitato, dopo aver constatato il diniego del sindaco, sono venuti a conoscenza che il Comune sta elaborando un progetto dal costo di trecentomila euro per posizionare nella rotonda di via Coccia di Morto una non ben definita statua realizzata da un noto artista. Un progetto che non piace al Comitato disposto a bloccarlo con ogni mezzo.
Che statua sta pensando di collocare nella rotonda il Comune? E non si potrebbe mettere tutti d’accordo posizionando a Coccia di Morto un monumento a San Pietro, statua o colonna votiva che sia? Ma soprattutto, perché al Comune non piace l’idea di un monumento per ricordare l’Apostolo che fondò la Chiesa di Cristo?