MATURITÀ 2022: PRO E CONTRO DEL NUOVO SISTEMA ANCORA INCERTO
A giugno del 2022 ci sarà il terzo esame di maturità che si svolgerà in periodo di covid.
Lo scorso anno scolastico alla maturità sono state eliminate le prove scritte, lasciando un maxi orale, supportato dalla preparazione di un elaborato.
L’idea di quest’anno è di far svolgere l’esame di stato allo stesso modo, ma non si ha ancora una certezza totale sull’argomento. Si sta pensando a reinserire almeno la prova scritta di italiano, ovvero il tema con le tracce, dato che gli studenti hanno ripreso ad andare a scuola tutti i giorni e non a settimane alterne come invece hanno fatto gli studenti dell’anno scolastico precedente, quindi avrebbero più modo di prepararsi alla prova al meglio.
Tra gli studenti prevalgono quelli favorevoli solamente alla prova orale, ma comunque le opinioni sono contrastanti tra di loro. C’è chi pensa di poter rendere meglio solamente con una prova orale e chi invece preferirebbe essere valutato anche allo scritto. Certo è che in questi due anni e mezzo, non c’è stata molto possibilità per gli studenti di prepararsi al meglio allenando la scrittura.
Alice, studentessa dell’ultimo anno del liceo Leonardo da Vinci di Maccarese, dice:” io preferirei affrontare l’esame solamente con una prova orale, dato che in questi cinque anni non sono stata abituata molto a scrivere, quindi non sono sicura di poter dare del mio meglio con gli scritti. D’altra parte, però, penso anche che con il reinserimento di una prova scritta sarebbe un esame più completo, con più prove che definiscono il nostro voto finale.”
Ci siamo interessati, però, a parlare anche con i professori che valuteranno e che saranno presenti in commissione d’esame, per capire anche il loro punto di vista. Un docente di italiano del liceo a riguardo dice:” il nuovo sistema d’esame è improponibile. Andrebbe riammessa almeno la prova scritta d’italiano con tracce che tengano presente la difficoltà contingenti, ma verifichino almeno alfabetizzazione e senso critica. Si rischia altrimenti di promuovere una generazione di massa che non ha alcun contatto con le parole. I ragazzi temono la prova scritta, ma può essere la loro migliore alleata”.