I più diranno che non ci si può fermare in una situazione straordinaria come questa, con una pandemia in pieno corso. Stesso valga il non poter fermarci per andare al voto in quanto durante questa pandemia non si può fare nulla di ciò che è normale in tutto il mondo.
In effetti, grazie al ex Governo attuale il quale sta cercando in questi giorni di rimettere apposto i pezzi di una maggioranza già divisiva per costruirne una aggrappata ai bisogni delle proprie poltrone, ciò che ha saputo costruire speditamente è un “FLASH MOB NAZIONALE”!
Ora, bisognerebbe essere alquanto sprovveduti per non capire che anche nell’economia di un Paese esiste, con licenza parlando, una velocità di stallo al di sotto della quale non si potrà più rimanere in quota e precipitare, quindi, spero vivamente che chiunque sia al comando sia in simbiosi con la realtà del territorio (nazionale o locale) e capisca che ogni decisione può procurarci una eredità fatta di macerie. È proprio parlando di macerie a seguito di disastri, presunti e potenziali, dell’Amministrazione che bisognerebbe fermarci per fare il punto.
Vero è che siamo nell’era delle sovvenzioni dove è stato ampiamente sdoganato, con futuro inganno, che le sovvenzioni nella ordinarietà siano “cosa buona e giusta” senza pensare all’immobilismo che si sta creando e la dipendenza alla quale ci andremo ad assoggettare a mercati e paesi esteri ma, più localmente, dovremmo andare a capire se la nostra cara e presente Amministrazione avrebbe la forza di un cambio di paradigma nel proprio pensiero polico- gestionale.
Certamente, con il disastro economico che ampiamente sta creando una diga tra le differenze sociali, sono sicuro che mai e poi mai la nostra Amministrazione sarebbe in grado di indire un nuovo concorso per l’assunzione necessaria di personale pubblico senza prima normalizzare i precari e, ancor più gravemente, senza alcun rispetto per graduatorie già in essere scatenando l’ira dei sindacati, come non potrei mai pensare che potrebbe acquisire degli immobili a prezzi pieni di mercato in siti dove sarebbe legittimata a chiedere qualsiasi bonifica e/o messa in sicurezza per interesse diffuso dei propri Cittadini.
No, questo non mi è dato pensare che la nostra assopita Amministrazione possa essere in grado di azioni simili in quanto tali misure, usando un intercalare filosofico, non ci “azzeccherebbero” nulla con la tanto amata e famigerata somma urgenza e/o necessità non procrastinabile. Chiaramente, spero che l’immaginazione non superi mai la realtà altrimenti si dovrebbe tornare a pensare che l’assunto “L’OVVIO NON LO CONTROLLA NESSUNO” è rimasto consuetudine di questa nostra Italia, sfruttata, violentata e abbandonata.