Friday, 30 April 2021 16:50

SOS Ambiente: serve un cambio di paradigma immediato

Written by Marco Cervellera Conti
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Dobbiamo essere sinceri! In questo periodo, a causa della crisi, della pandemia o di tutto ciò che volete, sono state riesumate tante parole che, per il parlare quotidiano, erano state “asfaltate”. Pensiamo, per esempio, alla ormai tanto usata “resilienza”, mi pongo il sincero dubbio che la stessa la troveremo tra i nomi degli affettati tanto quanto nei bugiardini dei medicinali.

Ma visto la ridondanza con la quale tali termini si usano, ora dovremmo imparare ad usarli non solo quale emissione di un suono ma piuttosto quale dell’agire in ognuno di noi. Non si fa altro che sentire parlare di ambiente quando proprio l’ambiente è a noi sconosciuto. Siamo ignari di cosa significhi risorse (esauribili) ambientali, circolarità, sostenibilità. Almeno una volta diciamoci la verità! Ci piace molto seguire la moda di parlare di ciò che ascoltiamo, o meglio, facciamo nostri dei concetti che ripetiamo ma solo per il fatto che siamo implumi non ci fanno somigliare a dei pappagalli. Sono decenni che i Governi si incontrano per parlare dell’emergenza ambientale senza mai firmare un accordo multilaterale VINCOLANTE per i sottoscrittori!

Vogliamo criticarli? Allora vi fornisco un punto di partenza. Cerchiamo la critica dentro di noi per tutto quello che pensiamo che sia opportuno e logico per l’ambiente ma che per nostra comodità non lo rendiamo a noi vincolante. Esautorando la nostra ipocrisia ci troveremmo a guardare un “RE NUDO”, costruito da concetti apparentemente nobili ma privi della azione conseguente. Se vogliamo parlare di ambiente cerchiamo di comportarci come chi non tratta l’ambiente come una cosa astratta ma come chi nell’ambiente vive. L’ambiente è quella eredità che ciclicamente lasciamo a chi è dopo di noi. È ciò che, arrivati a questo punto, ne potremmo compromettere la continuità-

Ci vuole un cambio di paradigma! E, il primo cambiamento deve avvenire dentro di noi anche se ben sappiamo che una goccia di colore non potrà tingere l’oceano. Identificarsi nell’ambiente potrà essere il primo passo per quel percorso di crescita e di CAMBIAMENTO che la “resilienza” dovrebbe creare. Nella precarietà ed incertezza che questa pandemia ci ha costretto a vivere come normalità siamo di fronte a quella resilienza che, anche per il nuovo decreto, ci porterà nella transizione: stabilendone ancora una volta concetti ma non definendone mai i punti di arrivo.

Caro Ambiente, ci vuole un cambio di paradigma.....speriamo che a cambiare non sia proprio tu!

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