Thursday, 18 February 2021 16:55

Tuteliamo gli operatori sanitari. Azioni e proposte per una categoria da difendere dal Covid

Written by Luca Parente
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di Luca Parente (Delegato Sanità e Sociale Forza Italia Fiumicino) - In ambito sociale dopo poco più di un anno dall’inizio della pandemia da covid-19 possiamo dire che molte cose potrebbero essere migliorate. 

Nel Lazio per quanto riguarda l’assistenza domiciliare ad anziani, disabili e minori (età evolutiva) non tutte le cooperative sociali che hanno in gestione i vari appalti controllano periodicamente il proprio personale come da normative a motivo delle varie interpretazioni che lasciano le stesse. Nel Comune di Fiumicino anche grazie al nostro interessamento siamo riusciti a far si che questi controlli avvengano regolarmente con cadenza quindicinale. 

A mio avviso la Regione dovrebbe predisporre l’esecuzione dei test anche per coloro che usufruiscono di questi servizi assistenziali. Ci sono stati ad esempio casi di persone che escono da ospedali dopo un periodo di ricovero alle quali viene ridata l’assistenza il giorno successivo alla dimissione senza che quanto meno abbiano un tampone molecolare recente (48-72 ore precedenti) negativo. Questo è solo un esempio potrei illustrare altri casi ma credo di aver fatto cogliere il senso. Gli operatori vanno tutelati come i loro assistiti senza discriminazione.

Vorrei inoltre far presente che per tali operatori che sono stati sempre in prima linea dall’inizio del coronavirus così come altre categorie (sanitari, forze armate, volontari, ecc.)  al momento non è prevista la vaccinazione contro il Covid. Non comprendo le motivazioni per cui la Regione che ha previsto un piano vaccinale per tutti gli operatori sanitari che lavorano presso Ospedali, Case di Cura, RSA, ecc. ha tralasciato al momento il personale del Servizio Domiciliare.

Per quanto riguarda la situazione negli Ospedali, Case di Cura, RSA, ecc.. la situazione non è delle migliori. Nonostante i molteplici sforzi che si stanno facendo non far entrare il virus è davvero difficile se non impossibile ovunque. Ultimamente, come riportato dai media, anche a Fiumicino ci sono stati casi di pazienti ed operatori contagiati. Purtroppo non esiste un modo efficace per sconfiggere il virus. Bisogna solo attenersi ai rigidi protocolli  sperando che tutta vada per il meglio, ma ripeto è molto difficile.

Concludo con la vaccinazione di massa: a parte i ritardi che ci sono a motivo delle note carenze nel reperire i vaccini stessi credo che comunque al momento ci sia uno stato confusionale. Se dalla regione viene pubblicato un Bollettino Ufficiale (n.155 supplemento 4 del 29/12/2020) in cui vengono illustrate in circa 100 pagine le regolamentazioni che devono avere le strutture ed il personale che lo somministrerà, qualcuno sa spiegarmi come si può pensare di effettuarlo (come di evince sempre dai media) presso un “normale” studio medico o addirittura in farmacia?

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