Tuesday, 09 February 2021 17:45

Parco Leonardo, continuano i disservizi idrici. Raiola: "Pronti a intervenire” Featured

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Parco Leonardo, continuano i disservizi idrici. Raiola: "Siamo pronti a vie legali”

Parco Leonardo, continuano i disservizi idrici. Raiola: "Siamo pronti a vie legali”

Parco Leonardo ancora a secco. Mercoledì scorso (3 febbraio), l'intero quartiere fiumicinese ha subito ancora una volta un disservizio idrico, rimanendo senz'acqua per circa due ore, dalle 20:30 alle 22:30. Una situazione non più sostenibile per i condomini, ormai esacerbati dal costante ripetersi di simili disagi, che ormai si protraggono da anni. Per fare il punto della situazione, la redazione di Diario di Città ha intervistato Fabio Raiola, amministratore di alcuni condomini della zona. 


"Si deve partire da un discorso più ampio" ha spiegato Raiola. "Quando si crea un urbanizzazione come quella di Parco Leonardo, si creano anche due blocchi idrici, uno relativo all'acqua potabile, un altro alla fognatura con la relativa stazione di sollevamento. In alcune tratte, l'abduzione dell'ACEA fa si che l'acqua si abbia nei fabbricati anche senza pompe di rilancio. In altri, sopratutto nell'area pedonale, queste pompe, sopratutto per raggiungere i piani più elevati di alcuni condomini, servono, perché la pressione non basta. Negli ultimi tre anni, tuttavia, una serie infinita di problematiche sta facendo sì che questo sistema abbia spesso disfunzioni, con un calo di pressione che non permette all'acqua potabile di giungere nelle abitazioni. Ricordo addirittura come in una circostanza ci vollero ben otto giorni per risolvere il guasto, addirittura non rendendosi conto della veridicità delle segnalazioni nelle prime 72 ore. Ma non è finita qui".

Cioè?

"Abbiamo anche problemi con le stazioni di sollevamento, che furono realizzate dal costruttore e poi cedute ad ACEA. Da quando sono passate ad ACEA, per alcuni casi, la manutenzione è praticamente assente per anni o approssimativa. Negli ultimi anni, noi abitanti siamo riusciti a obbligare l'azienda a rifare alcune di queste stazioni, su via Giulio Romano e su Via Portuense. Ne mancano ancora poche per arrivare all'obiettivo preposto. In passato, però, abbiamo avuto dei grossi disagi con queste stazioni: quando queste si fermano, i tubi dei condomini vanno in sovra pressione e gli escrementi fuoriescono. Per un paese civile non è accettabile".

Quali sono gli interventi più urgenti per la zona, dovendo dare una scala di priorità?

"Serve un forte intervento sulle stazioni di sollevamento, con la predisposizione di una manutenzione seria e interventi radicali dopo tutti i problemi di questi anni. Successivamente, occorre far sì che tutta l'area pedonale venga fornita d'acqua allo stesso modo, senza differenziazione fra le zone. Infine, serve un controllo da remoto delle stazioni di pompaggio del quartiere, sopratutto in un contesto in cui non si riesce a garantire l'adeguata manutenzione. Sarebbe, quest'ultima misura, quantomeno una soluzione parziale".

Questa situazione comunque si protrae da anni, nonostante i vostri numerosi appelli alla risoluzione e le vostre azioni legali. Secondo lei perché? 

"Noi, Parco Leonardo, siamo una grossa realtà. Siamo sulle otto-diecimila unità. Tuttavia, non siamo mai riusciti a portare un esponente al Comune che ci rappresentasse. Quindi si ha una grande trascuratezza verso di noi, sia ovviamente da parte di Roma, non essendo noi parte comune di Roma, sia da parte di Fiumicino. Tutto ciò accade perché il nostro elettorato è molto frammentato e ciò comporta una trascuratezza e la mancanza di un referente politico per Parco Leonardo. Ricordo come Pagliuca, nell'ultimo ballottaggio delle scorse comunali, promise un delegato che stiamo ancora aspettando. Trovo, infine, che ACEA debba scusarsi, per i disagi creati, per il non esser in grado di fornire un servizio che sia davvero di buon livello".

Non solo ACEA, la vostra è una protesta anche verso la politica locale quindi?

"Parco Leonardo contribuisce tanto a livello erariale, ma riceve molto poco. Abbiamo lottato per anni per avere un presidio di vigili urbani, che comunque stanno poco perché il personale è ridotto. Ogni conquista è frutto di uno sforzo ciclopico di noi cittadini".

Cosa pensate di fare qualora le problematiche persistano? Pensate a delle manifestazioni di protesta?

"Sicuramente pensiamo di fare manifestazioni forti ma non solo: pensiamo ad azioni alle sedi competenti. Come fatto con ACEA, stiamo pensando ad una segnalazione al Garante di competenza per quanto riguarda l'arrivo dell'acqua potabile. Siamo pronti, quindi, sia ad azioni di piazza ma anche e sopratutto a livello legale e ad andare in tribunale. Parco Leonardo è un gran quartiere, con un grande tessuto sociale, fatto di persone perbene. Ma, lo ripeto, non riceviamo le attenzioni che meritiamo, e questo è intollerabile".

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