È questa infatti la nuova denominazione societaria scelta per il club rossoblu, in seguito alla fusione che ha coinvolto Fiumicino e lo Sporting Fiumicino, dei presidenti Simone Munaretto e Alessandro Perocchi. Un rinnovamento che, oltre al nome, ha coinvolto il logo, presentato nei giorni scorsi dal nuovo sodalizio.

Un tuffo nel futuro per la neonata società che, sabato,ha dato vita ad una serata di presentazione del proprio progetto. Si ripartirà, nella la stagione alle porte, dal campionato di Eccellenza, in cui l’anno scorso il Fiumicino 1926 si è attestato a metà classifica, giungendo ottavo. L’obiettivo primario, ovviamente, sarà dimenticare le tante difficoltà dell’anno passato, in cui anche il calcio dilettantistico ha patito tutte le difficoltà portate dal coronavirus. Ma non solo: l’idea è quella di tentare, con umiltà ma anche ambizione, di dar lustro al movimento calcistico cittadino.

Del resto, Fiumicino fa parte delle dieci città più popolose d’Italia a non aver mai disputato un campionato di Serie B (fonte: https://www.cronachedispogliatoio.it/le-10-piu-popolate-d-italia-che-non-hanno-mai-raggiunto-la-serie-b/), non raggiungendo mai neanche la Serie C. Che possa toccare al nuovo sodalizio, quindi, scrivere una grande pagina di storia?