Il PNRR presentato dal Presidente Mario Draghi alla Commissione prevede finanziamenti per oltre 220 miliardi di euro, con numerose voci di spesa dedicate al rafforzamento delle reti dei trasporti, al recupero dei borghi di interesse storico e culturale, al potenziamento dell’offerta per gli asili nido, l’istruzione e il sistema sanitario, nonché la tutela dell’ambiente, la transizione digitale, gli interventi strutturali e duraturi nel tempo.
Una prima parte dei finanziamenti, pari al 13% dei fondi, non avrà particolari vincoli o limitazioni legati ai singoli progetti: l’Italia, pertanto, dovrebbe prendere circa 25 miliardi di euro già a cominciare da questo mese.
Dopo l’approvazione europea del PNRR, il Governo, in particolare il Ministro della Pubblica Amministrazione, sta lavorando per coinvolgere gli studenti, ma anche i sindaci, le imprese e i professionisti nella illustrazione e diffusione del piano. Ciò avverrà attraverso OpenDay nelle Università, nei territori, eventi provincia per provincia, al fine di illustrare il cambiamento in atto e raccontare la ricchezza di opportunità che si apriranno nella Pubblica amministrazione e non solo.
Il PNRR potrà avere successo in termini di contributo alla crescita economica e di rafforzamento strutturale della coesione sociale in Italia solo se sarà spiegato ai cittadini, ovvero a coloro che dovranno contribuire a realizzarlo sfruttando le misure messe in campo, in primis i giovani.