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Thursday, 08 July 2021 13:18

Vaccino AstraZeneca: la regione Lazio anticipa i richiami. Tutti i dettagli Featured

Written by Luca Parente
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Tra problemi informatici e polemiche varie la Regione Lazio ha iniziato da Sabato u.s. ad inviare i messaggi per poter anticipare la seconda dose della vaccinazione con AstraZeneca a coloro che hanno preso parte agli Open Day di Maggio e Giugno.

Ma andiamo con ordine e vediamo cosa è successo fino ad oggi:

Il 3 Luglio sui cellulari delle circa 130mila persone che hanno partecipato agli Open Day di Maggio e Giugno è arrivato il messaggio: “Egregio xxxxxx, il suo appuntamento per la seconda somministrazione con vaccino AstraZeneca può essere anticipato, se lo desidera, fino al 56 giorno dalla prima somministrazione, sempre con vaccino AstraZeneca. Per confermare risponda Vacc1001 da questo cellulare entro e non oltre 24 ore dalla ricezione del presente messaggio. Nel caso di conferma riceverà un Sms con il nuovo appuntamento entro pochi giorni. In caso di non risposta rimarrà valido l’appuntamento in essere”.

Dopo aver ricevuto questa comunicazione sui social e sui media iniziano le prime critiche in quanto nel messaggio non si fa riferimento al fatto che per ricevere la seconda dose del vaccino Vaxzevria c’è bisogno della firma su un modulo di consenso informato approntato dal Ministero della Salute. Inoltre molti utenti dopo aver inviato la risposta ricevono un alert di “non consegnato”. Per tale motivo il 4 Luglio viene inviato dalla Regione da un altro numero di telefono un nuovo messaggio in cui invia un link che una volta cliccato entro le 48 ore dalla ricezione conduce ad una pagina in cui è possibile confermare la seconda somministrazione, senza che tuttavia ci sia l’esatta data del richiamo.

Quest’iniziativa, come dichiarato dalle istituzioni regionali, riscuote successo (si parla di circa 50mila consensi pari al 38% degli interessati) tenuto conto della chiarezza della circolare del ministero della salute: “Ferma restando l’indicazione prioritaria di seconda dose con vaccino a mRNA qualora un soggetto di età inferiore ai 60 anni, pur a far fronte di documentata e accurata informazione fornita dal medico vaccinatore, rifiuti il crossing, può essere somministrata la seconda dose di Vaxzevria”.

Proprio in riferimento alla circolare di cui sopra le parole “dure” contro l’operato della Regione Lazio da cui ne è scaturito un “botta e risposta” tra vari immunologi e le istituzioni di via della Pisana che al momento hanno anche autorizzato l’utilizzo di J&J anche agli Under 60 (all’open night al Santo Spirito poteva presentarsi in teoria chiunque fosse over 18). A tal proposito ricordo che il Cts raccomanda questa tipologia di vaccino per soggetti di età superiore ai 60 anni prevedendo la possibilità di utilizzarlo anche in soggetti di età inferiore solo in casi particolari.

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